Sospesa fra le atmosfere dell’Impero Austro-Ungarico – di cui fu capitale insieme a Vienna – e le tradizioni culturali del popolo magiaro, Budapest è piena di siti storici imperdibili: un giro alla scoperta della città non può tralasciare il palazzo del Parlamento, che tuttora è la sede dell’Assemblea Nazionale ungherese, il castello di Buda che fu residenza di re e imperatori e oggi ospita il Museo storico di Budapest e la Galleria nazionale ungherese, e che è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Chi ama le atmosfere romantiche potrà lasciarsene rapire anche al Palazzo Reale di Gödöllő, l’amata residenza ungherese dell’imperatrice Sissi di Baviera.

Fra i siti che Unesco ha riconosciuto come patrimonio dell’umanità a Budapest ci sono inoltre le sponde del Danubio, lungo cui passeggiare godendosi il panorama prima di fermarsi a bere qualcosa in uno dei tanti locali che sorgono lungo le due rive, e l’Andrássy út con la piazza degli Eroi: questo viale alberato lungo oltre 2 chilometri, su cui si affacciano palazzi e ville, diventa indimenticabile in inverno, quando le luminarie sugli alberi lo trasformano in una galleria di luci dall’atmosfera magica.

E non è finita qui: fra i siti storici e culturali in città spiccano luoghi di culto monumentali come la Basilica di Santo Stefano e la Chiesa di Mattia, la Sinagoga di via Dohány e il mausoleo islamico di Gül Baba, ma anche poli culturali come il museo Liszt, dedicato al celeberrimo compositore ungherese, e il Ludwig, che ospita mostre di arte contemporanea. Fuori dalla capitale i castelli regalano atmosfere magiche e senza tempo, a partire dal Palazzo Esterházy nel nord-est del Paese, costruito alla fine del Settecento e soprannominato la “Versailles ungherese” per la sua magnificenza.

Chi ama la vita all’aria aperta amerà viaggiare in Ungheria! Fra escursioni nei parchi nazionali, itinerari in bicicletta, laghi termali e sport acquatici c’è soltanto l’imbarazzo della scelta, a partire dal Városliget, il parco cittadino di Budapest con le piscine termali e i prati dove fare un picnic o rilassarsi leggendo un libro nel sole del pomeriggio.

Sempre restando nella capitale, un’esperienza da provare è la visita alle grotte di Pálvölgyi, attraverso la rete di cunicoli creata dallo scorrere delle acque termali sotto la collina di Buda: sotto la guida di uno speleologo è possibile esplorarli fino ad arrivare alle tre grotte calcaree create dall’acqua, che non è possibile visitare in alcun altro modo.

Fuori da Budapest, invece, è solo questione di gusti: gli amanti dei sentieri e del trekking potranno avventurarsi nei monti di Visegrád, visitare la regione del lago Balaton con le sue mille attrattive e i vigneti, oppure cimentarsi nel percorso del Sentiero Nazionale Blu, che attraversa l’Ungheria in 27 tappe in oltre mille chilometri di cammino, attirando ogni anno migliaia di escursionisti pronti ad affrontare sia l’intero percorso, sia solo alcuni tratti.

E non solo: dal percorso del Danubio ai monti Mátra, dalle regioni di Kiskunság e Bükk al colle Megyer, passando per i 10 parchi nazionali del Paese, viaggiare in Ungheria è una scoperta continua di vegetazione, fauna e punti panoramici, in percorsi da fare a piedi, in bicicletta o in… trattore, come a Bőszénfa, dove è possibile prenotare escursioni per osservare i cervi proprio a bordo di macchine agricole.

Gli amanti della musica live non possono certo perdersi i festival che ogni anno si tengono in Ungheria! Dalla musica classica all’elettronica, passando per l’opera, il jazz e l’hip hop, è impossibile elencare tutti gli eventi musicali che si svolgono durante l’anno nel Paese con artisti locali, nazionali e internazionali.

Fra i più famosi e amati c’è sicuramente il Sziget Festival, che ogni anno porta decine di migliaia di persone sull’isola di Óbuda e conta nella sua line-up decine di artisti ungheresi e internazionali; allo stesso modo il Fezen ospita artisti rock, pop e metal nella contea di Fejér, mentre chi ama la musica classica trova il suo appuntamento ogni anno al Festival dell’Opera di Miskolc e a Kaposvár, al Festival internazionale della musica da Camera.

E non solo: se i festival dedicati al jazz sono diffusi in tutto il Paese (basti citare il Picnic di Paloznak, le Giornate di vino e jazz a Debrecen e i festival al lago di Bánk e a Pannonhalma), anche le tradizioni popolari ungheresi e il folk di tutto il mondo e la world music hanno il loro spazio, nelle rassegne organizzate al castello di Gyula, a Győr e al festival Budapest Ritmo nella capitale.

Cosa fare a Budapest la sera? C’è solo l’imbarazzo della scelta! Che sia la cena in un ristorante tipico per assaggiare lo spezzatino ungherese e i vini tipici, o un giro sulla ruota panoramica di Erzsébet Square, la capitale accontenta tutti i gusti.

I più avventurosi potranno scoprire le meraviglie del labirinto sotterraneo del Castello di Buda – che nel Medioevo era adibito a prigione e annovera tra i detenuti illustri anche Vlad l’Impalatore, il principe che ispirò Bram Stoker nella creazione del personaggio di Dracula – mentre chi è in cerca di relax potrà concedersi una serata ai bagni termali, magari prima di andare a bere una birra in uno dei tanti ruin pub, locali amatissimi dai giovani che nascono in spazi urbani abbandonati e oggi sono una delle principali attrattive delle serate budapestiane.

Il patrimonio enogastronomico ungherese non ha la stessa fama “pop” di altre cucine del mondo e, proprio per questo, scoprirlo è una sorpresa continua, a partire dalla zuppa gulash, che insieme alla zuppa di pesce è fra i primi piatti più amati dai local; i vegetariani ameranno il főzelék, preparato con verdure fresche di stagione e nell’indecisione, una cosa è certa: per un pranzo o una cena davvero tipici, le zuppe non possono mancare!

Un altro piatto da provare almeno una volta durante un viaggio in Ungheria è lo spezzatino preparato nel paiolo, che viene cucinato in tutto il paese con diverse ottime varianti. E per un pranzo veloce in città durante la giornata? La risposta è nei piatti unici, di cui la cucina ungherese abbonda. Infine, non possono mancare i dolci, di cui sicuramente il più famoso è il kürtőskalács, dolce arrotolato e dalla forma cilindrica ormai conosciuto in tutto il mondo, che si può acquistare anche nei numerosi stand di street food che punteggiano le città.

Come la tradizione culinaria, anche i vini ungheresi sono un mondo da scoprire: nelle 6 regioni vinicole si coltivano ben 223 varietà diverse di uve da vino! Quello più famoso e amato è il Tokaj Aszú, il vino dolce della regione di Tokaj che, secondo la leggenda, fu definito “il re dei vini e il vino dei re” da Luigi XIV, il Re Sole in persona: fra i suoi estimatori, anche personalità storiche eccellenti come Mozart e Goethe.